Ing. Michael Federici – Criticità ed opportunità nella gestione dell’Acqua di Sirmione

            In questa tesi viene presentato il progetto di analisi ed ottimizzazione della linea di produzione di Acqua di Sirmione, prodotto realizzato internamente da Terme e Grandi Alberghi di Sirmione S.p.A., storica azienda termale del lago di Garda.
            Il progetto esamina la situazione attuale e quindi individua ed in seguito implementa le opportunità di miglioramento offerte dal processo produttivo considerato.
            In particolare esso consiste nella revisione delle procedure e dell’organizzazione del lavoro con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la tracciabilità della produzione, la sistematizzazione e la consuntivazione dei guasti, l’informatizzazione ed il timing del data entry, e di elevare sia i controlli qualità svolti sulla linea di produzione sia quelli periodici di fine giornata.
            Il lavoro di tesi è stato svolto presso il Reparto Imbottigliamento e l’Ufficio Approvvigionamento e Logistica dello stabilimento termale Virgilio, con sede a Colombare di Sirmione, in provincia di Brescia.
            L’elaborato si sviluppa in due fasi principali. Una prima parte è dedicata alla presentazione dell’azienda Terme di Sirmione, del prodotto Acqua di Sirmione e della linea di produzione dove avviene la fase di imbottigliamento del prodotto. In un secondo momento è proposto il progetto in tutte le sue articolazioni, dall’analisi della situazione attuale all’implementazione di azioni correttive per migliorare le prestazioni produttive, fino alla gestione della qualità del prodotto.
            Acqua di Sirmione, denominata Syrma, nasce nel 1994 ed è il primo prodotto concepito e realizzato dall’azienda, con l’obiettivo di offrire al cliente un’opportunità di igiene quotidiana delle secrezioni catarrali del naso e della gola, nonché una modalità semplice e veloce per la prevenzione e la cura dalle patologie da raffreddamento delle prime vie respiratorie. I benefici corrispondenti all’assunzione di tale prodotto sono riassunti nella liberazione del naso dal muco in eccesso, nell’aiuto verso una corretta respirazione e in una sensazione di benessere.
            Essa è un’acqua termale microbiologicamente pura, costituita al 100% da acqua naturale minerale. Viene classificata come acqua sulfurea salsobromoiodica, poiché contiene una rilevante quantità di zolfo, da cui ne trae un odore caratteristico, sotto forma di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio. È ricca di oligoelementi, tra cui lo zinco, il manganese ed il selenio.
            La categoria di mercato entro la quale rientra Acqua di Sirmione è quella delle soluzioni per i lavaggi nasali. Il ricorso a questa tipologia di preparati per l’igiene nasale è ormai diventata una pratica diffusa in ogni famiglia italiana.
            La soluzione nasale (per esempio la soluzione salina o quella fisiologica) è un composto di cloruro di sodio in acqua purificata, che grazie alle sue proprietà riesce a detergere e mantenere libere le cavità nasali.
            In generale, il trend di mercato evidenzia una crescita sia in volume che in valore (+7% in entrambi i casi) rispetto all’anno precedente. Tale crescita si ripercuote positivamente in tutti i canali distributivi, ovvero nel canale delle farmacie (che è il principale canale con una quota a volume del 90% e a valore del 91%) e parafarmacie e quello corner della GDO.
            Il progetto di revisione delle procedure e di riorganizzazione del lavoro raccontato in questa tesi ha analizzato il processo di imbottigliamento di Acqua di Sirmione, prodotto realizzato con l’acqua termale sulfurea salsobromoiodica e confezionato internamente da Terme di Sirmione.    
Una prima fase dello studio ha riguardato il monitoraggio diretto della linea di produzione, con l’obiettivo di individuare le criticità e le opportunità offerte dal processo in esame. A supporto dell’indagine è stata utilizzata la tecnica del rilievo cronometrico. L’effettuazione delle misurazioni in più giorni durante la settimana ed in orari di lavoro diversi, osservando le azioni cicliche e periodiche compiute da lavoratori addestrati, garantisce sulla bontà delle analisi svolte.
In seguito, si è proseguito con l’implementazione di soluzioni operative atte a risolvere le inefficienze identificate nel processo.
            Le strade percorse per raggiungere l’obiettivo di ottimizzazione della linea di produzione sono riconducibili alla riorganizzazione del layout del Reparto e del posto di lavoro, ad un uso più efficace dei fattori della produzione, al riassetto della gestione dell’informatizzazione, al potenziamento della tracciabilità di produzione, alla storicizzazione dei guasti macchina ed alla revisione del sistema di gestione della qualità del prodotto finito.
            I risultati effettivi, emersi dal lavoro discusso in questo elaborato, sono da ritenersi soddisfacenti dato il recupero di produttività e di efficienza ricavato dal processo di imbottigliamento, che unito ad una nuova riorganizzazione del lavoro indirizzata verso una qualità sempre superiore, rende di fatto il prodotto più controllato e sicuro.