Se Aristotele, nel libro la “Politica”, ipotizzava un mondo in cui gli “strumenti” avrebbero sostituito il lavoro degli schiavi, immaginando un mondo in cui gli “strumenti” avrebbero liberato gli schiavi dalla condizione lavorativa, potremmo equiparare gli attuali e futuri robot come gli strumenti ipotizzati da Aristotele che funzionano da soli o attraverso un ordine. In parte ciò è già avvenuto: molti macchinari hanno sostituito l’essere umano in svariate mansioni e in futuro ci si aspetta un aumento di questo fenomeno. L’obbiettivo di questa tesi è quello di individuare le innovazioni tecnologiche più significative, studiare i cambiamenti che le stesse potrebbero portare all’interno del mondo del lavoro e suggerire alcune soluzioni per il futuro per evitare conflitti sociali. Inoltre è stato approfondito un caso di studio, quello di Feralpi, per interpretare meglio la realtà. La metodologia seguita è quella delle interviste, lo studio dei bilanci e dei notiziari.